giovedì 26 maggio 2011

Tre giorni di acqua lurida. Poirino accusa la Smat

POIRINO La gente dev’essere avvisata: non si devono ripetere i tre giorni di acqua marrone dai rubinetti, che Poirino a patito nel fine settimana dal 19 al 23 maggio. Poirino si arrabbia con la Smat: tre giorni passati così sono davvero troppi. La minoranza de La Svolta chiede che la gente venga almeno avvisata in questi casi, ma il sindaco Tamagnone si sente disarmato. «Dalle 14,30 del 19 fino alle 8 di lunedì è uscita dai rubinetti acqua sporca – protesta Angelita Mollo, capogruppo della minoranza La Svolta, che ha scritto un’e-mail di protesta al sindaco e alla Smat – E’ indispensabile istituire un piano informativo per limitare i disagi. Che sono grandi: danneggiano gli elettrodomestici dei privati e creano difficoltà alle attività commerciali ».


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Tre giorni d’acqua marrone: Poirino accusa la Smat

La gente dev’essere avvisata: non si devono ripetere i tre giorni di acqua marrone dai rubinetti, che Poirino a patito nel fine settimana dal 19 al 23 maggio. Poirino si arrabbia con la Smat: la minoranza de La Svolta chiede che la gente venga almeno avvisata in questi casi, ma il sindaco Tamagnone si sente disarmato.


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mercoledì 25 maggio 2011

Acqua marrone da venerdì fino a lunedì è sgorgata dai rubinetti di quasi tutto il paese e delle frazioni. E adesso Poirino si arrabbia con la Smat: tre giorni passati così sono davvero troppi. La minoranza de La Svolta chiede che la gente venga almeno avvisata in questi casi, ma il sindaco Tamagnone si sente disarmato.25/5/11       


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Tutti i risultati delle gare sportive tra le scuole

Gli studenti di Pecetto fanno man bassa di premi alla terza edizione della giornata dello sport organizzata dalle scuole secondarie di Poirino, Cambiano, Santena e Pecetto. Il meeting di atletica si è svolto venerdì mattina al campo sportivo di via Fonte Antico e hanno partecipato oltre 250 ragazzi delle medie dei quattro Comuni.


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Poirino: La Svolta chiede la sfiducia contro Novara

«L’assessore Delfina Novara si dimetta. Oppure il sindaco le ritiri le deleghe».Alza il tiro la minoranza de La Svolta: chiede la testa della delegata ai problemi sociali. Perché Avrebbe detto cose sbagliate sull’assegnazione delle case popolari. 


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lunedì 23 maggio 2011

La Storia del Corriere di Chieri raccontata dal suo Direttore

PRESENTAZIONE 

Dal 2000 il Corriere è passato da settimanale a bisettimanale: esce cioè due volte in edicola, il martedì ed il venerdì con una foliazione media di 60 pagine interamente a colori. Lo staff è composto di una ventina di dipendenti, tra cui sette giornalisti interni ed una cinquantina di collaboratori free lance. Obiettivo principe resta la cronaca locale di un ampio territorio che comprende circa 100mila abitanti. Il Corriere di Chieri è da 65 anni la testata leader di una zona che spazia dai confini est di Torino, ovvero dalla collina di Pino sino alla pianura di Poirino e Cambiano e All'alto Astigiano dove i centri principali sono Castelnuovo Don Bosco e Villanova d'Asti.

Da una sua costola è nato nel 1989 il settimanale "Corriere di Moncalieri", 32 pagine di foliazione media, anch'esse interamente a colori. I contenuti, anche in questo caso, sono di informazione locale che spazia sui più svariati argomenti, coprendo il territorio di Torino sud che ruota attorno alle città principali di Moncalieri e Nichelino.

La pubblicità è gestita in proprio dalla società editrice Publichieri srl, con sede in via Chieri 62, Andezeno. 
 

DIRETTORI 

Giorgio Ghirardi 1945 - 1978

Beppe Conti 1978 - 1980

Mario Ghirardi 1980 ad oggi 
 

STORIA

Il primo giornale locale apparve a Chieri nel 1877, inaugurando una tradizione destinata a protrarsi sino ad oggi, al pari di quanto successo in tutti i capoluoghi di provincia e nei maggiori centri del Piemonte. Con la fine del secondo conflitto mondiale (8 maggio 1945) fu avvertita nuovamente, dopo la parentesi fascista, l'esigenza di dar vita ad un foglio informativo capace di interessare un lettore sicuramente più maturo ed ansioso di conoscere una realtà che si presentava ricca di innovazioni politiche e sociali e che sarebbe stata caratteristica del periodo immediatamente postbellico e degli anni della ricostruzione.

Da tali presupposti presero le mosse Giorgio Ghirardi ed un gruppo di amici e collaboratori per dar vita al "Corriere".

La famiglia Ghirardi era già proprietaria, sin dall'inizio del secolo, della omonima tipografia diretta e gestita in prima persona da Giorgio e Maddalena, figli del fondatore Matteo Ghirardi. La tipografia aveva già dalla sua un passato ricco di prestigio in quanto tra l'altro provvedeva alla stampa di volumi per conto della Deputazione Subalpina di Storia Patria; in aggiunta possedeva un'esperienza "giornalistica" derivante dall'avere in passato provveduto alla stampa di alcuni periodici chieresi. Anche dalla necessita' di dare all'attività della tipografia un maggiore sviluppo maturò la decisione di dedicarsi direttamente alla "confezione" di un giornale.

Il "Corriere" traeva quindi origine da una serie di motivazioni sviluppatesi su tre concetti fondamentali di pari importanza.

In primo luogo la motivazione di carattere economico: si trattava infatti di creare un'impresa volta al conseguimento di un profitto e a tal fine occorreva massimizzare la tiratura e la diffusione del giornale in strati sempre più ampi di lettori. Per conseguire questo obiettivo era necessario dare una connotazione informativa, che non trascurasse gli aspetti politici economici e sociali di carattere nazionale, e anche internazionale, ma che privilegiasse l'informazione prettamente locale, intesa sia come cronaca di fatti locali sia come veicolo informativo degli organi e degli enti locali quali la Civica Amministrazione, i partiti e le associazioni di vario genere. Tutto questo senza trascurare informazioni utili ai lettori: necrologi, Stato Civile e orari dei collegamenti (filobus e treni) lungo le principali vie di comunicazione.

Poi una considerazione di carattere politico. Tenuto conto che la classe politica dominante in quegli anni nel Chierese era rappresentata dalla Democrazia Cristiana, il "Corriere" pur mantenendosi ideologicamente indipendente e al di sopra delle parti si proponeva come veicolo d'informazione per tutti i partiti. La "lettera al direttore", siglata o anonima, servirà come spunto di polemiche e dibattiti, senza peraltro trascendere i limiti di confronto ideologico non particolarmente connotato. Va tenuto in conto che la città in quegli anni era caratterizzata da una significativa presenza politica di orientamento cattolico che coinvolgeva significativamente anche la classe operaia, piuttosto consistente data la presenza di parecchie industrie tessili.

Il 28 luglio 1945 va dunque per la prima volta in edicola il "Corriere di Chieri settimanale d'informazione". Si tratta di un unico foglio formato trentaquattro per cinquantaquattro centimetri, al prezzo di quattro lire.

L'impaginazione è inizialmente su cinque colonne. A partire dall'anno successivo sarà modificata in "Corriere di Chieri-settimanale indipendente d'informazione" e l'impaginazione passerà su sei colonne.

In prima pagina, le prime due colonne sono riservate alla rubrica "Avvenimenti della settimana" cioè ad un riassunto panoramico degli avvenimenti succedutisi nella settimana sia in Italia sia all'estero, e che per la loro importanza, potevano rivestire interesse per la categoria di lettori cui il giornale faceva riferimento.

Altre due colonne, sempre della prima pagina, sono dedicate alla "Cronaca locale" e ad eventuali commenti della redazione. Si deve a questo proposito evidenziare che mentre le informazioni relative alla rubrica "Avvenimenti della settimana" erano  comunicati d'agenzia, la cronaca locale era curata direttamente dalla redazione che si avvaleva del supporto di collaboratori volontari ed occasionali dislocati sul territorio. Analogo discorso vale per l'ultima colonna della prima pagina dedicata agli avvenimenti sportivi locali.

La seconda pagina risultava dedicata quasi esclusivamente alle rubriche utili alla collettività cioè stato civile, disposizioni emanate dagli enti pubblici, orari dei principali collegamenti con il circondario ecc., mentre un discreto spazio era riservato ai comunicati dei partiti e delle associazioni di vario genere e natura (agricoltori, esercenti, reduci); oltre naturalmente ai necrologi ed ai messaggi di carattere pubblicitario.

Tuttavia, ferma restando la composizione indicata, lo spazio e le rubriche venivano distribuite in funzione della disponibilità di notizie e ricorrendo, se del caso, alla creazione di rubriche diverse, quali, ad esempio, la "Voce dei lettori".

In particolare quest'ultima il più delle volte costituiva un'"opportunità" della redazione per intervenire o prendere posizione su determinati argomenti, pur mantenendo indipendenza ideologica. La composizione tipografica, caratterizzata da una saltuaria presenza di fotografie, consentiva una distribuzione delle rubriche e delle notizie estremamente flessibile ed adattabile alle esigenze dell'impaginazione, secondo la moda del tempo.

La raccolta dei messaggi commissionati dagli inserzionisti locali era svolta direttamente dalla redazione del giornale; al contrario la gestione della pubblicità di rilevanza nazionale, o comunque extraterritoriale, venne sin d'allora affidata alla concessionaria milanese di pubblicità A. Manzoni, oggi una delle principali aziende nazionali del settore, a cui il giornale si affidò sino al 1997. Da allora la pubblicità è totalmente gestita in proprio.

Gli introiti derivanti dalla pubblicità, la gestione oculata dei costi di stampa e l'andamento delle vendite consentirono al "Corriere" la possibilità di autofinanziare l'iniziativa editoriale e di realizzare un utile, salvando in tal modo il carattere indipendente del giornale. 


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giovedì 19 maggio 2011

Cosi' Poirino si prepara ai parcheggi a pagamento

POIRINO Parcheggiare in centro paese costerà un euro all’ora. Non succederà entro breve tempo, ma pare pressoché inevitabile in un futuro prossimo. «So benissimo che nessuno è contento ed è una scelta impopolare – ammette il sindaco Sergio Tamagnone – ma con le ristrettezze di bilancio, se non si trovano altri gettiti, sarà una scelta inevitabile». Scelta che non entusiasma neanche in municipio: «Non piace neppure alla mia maggioranza. Ma non basta sempre dire che mancano i soldi e poi non avere il coraggio di prendere provvedimenti impopolari. E’ una scelta già adottata anche in paese vicini piccoli come il nostro.Per esempio, a Pino Torinese parcheggiare in piazza si paga da anni».


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lunedì 16 maggio 2011

Scossa elettrica a Ternavasso. Attivo l'impianto fotovoltaico

POIRINO L’impianto fotovoltaico di Ternavasso è entrato in funzione. Immette energia elettrica generata dal sole nella linea a media tensione dell’Enel. Ed anche il Comune inizia ad usarla. Gratis. «Una decina di giorni prima sono iniziate le verifiche ed ora è in produzione – annuncia Paolo Vandini Thaon di Revel, 45 anni, imprenditore agricolo, consigliere comunale e proprietario dei 200 mila metri quadrati su cui sono piazzati i pannelli – L’inaugurazione ufficiale avverrà prima della fine del mese ma per ora non è stata stabilita la data». L’impianto si trova a poca distanza dalla strada provinciale per Pralormo e le cascine Nuova e Belvedere.


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lunedì 9 maggio 2011

Scuola materna risorta dalle ceneri in strada Vecchia delle Poste

POIRINO L’impianto idraulico è stato completato con la posa dei sanitari, quello elettrico è quasi finito, gli imbianchini tinteggiano l’interno. E’ alle battute finali la ricostruzione della scuola materna di strada Vecchia delle Poste. Non è stata rispettata la scadenza dei primi del mese ma non manca molto alla fine dei lavori: «Ci vogliono ancora un paio di mesi – indica il sindaco Tamagnone – Prima il cantiere è stato fermo per circa un mese, poi è stata chiesta una proroga di altri trenta giorni per il maltempo di marzo». Perché lo stop del cantiere? «Le imprese non avevano ricevuto i pagamenti degli “stati di avanzamento” dei lavori e si sono fermate finché i soldi non sono stati versati. Ora la struttura è terminata, i pavimenti ci sono, l’esterno è dipinto e gli impianti quasi tutti completi».


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giovedì 5 maggio 2011

Poirino: rubata la targa al repubblichino fucilato dai partigiani

POIRINO Ricordava che lì, dopo la caduta del regime, qualcuno aveva fatto giustizia sommaria di un avversario politico. Un repubblichino, fucilato. Ora quella targa non c’è più: è stata smontata dal muro esterno del cimitero. Se voleva cancellare la memoria storica, ha ottenuto l’effetto opposto chi ha rubato la targa affissa due anni fa: domenica si doveva celebrare la Liberazione dal fascismo, invece l’accento finisce sui giorni tragici della “resa dei conti". Domenica il sindaco Sergio Tamagnone rende onore a due fiori avvolti in una fascia tricolore, appesi su un muro del cimitero. Sopra, un alone rettangolare con quattro fori agli angoli. Testimonia che lì c’era una targa. Accanto al sindaco, il gonfalone del Comune. Alle spalle un carabiniere sull’attenti.


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lunedì 2 maggio 2011

A Poirino lavoratori autonomi tartassati. Non avranno piu sconti sull'asilo nido

POIRINO Da settembre niente più sconti al nido per i lavoratori autonomi. E aumenti anche per gli altri. L’ha deciso il Consiglio comunale col solo voto contrario della minoranza “Poirino è viva” . «Nessuna famiglia può chiedere la tariffa minima se c’è anche uno solo dei componenti che ha un reddito da lavoro autonomo – illustra Rosario Di Fiore, vicesindaco e assessore all’istruzione – Perché le autodichiarazioni sui redditi non si riescono a controllare». Saltano sulla sedia i consiglieri di Poirino è Viva: «Non è giusto pensare che tutti gli autonomi siano evasori fiscali – attacca il capogruppo Sergio Trucco – Se in passato ci sono state dichiarazioni false, non per questo vanno puniti anche gli onesti».


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