lunedì 19 dicembre 2011

Si schianta in bici contro un furgone. Muore sul colpo ciclista appassionato

POIRINO Era uscito in bici, come faceva quasi tutti i giorni, e stava per tornare a casa, in via San Grato 2. Lo scontro contro un Renault Kangoo gli è stato fatale: sabato pomeriggio Marco Grosso, 55 anni, è morto praticamente sul colpo. Erano quasi le 16. Il ciclista, tecnico Enel e consigliere del Pedale Poirinese, era in sella da qualche ora. Passava in via Panizza, in frazione San Gianetto, e procedeva verso il centro del paese. Il furgone guidato da G.A., 41enne porinese, viaggiava nella direzione opposta.


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giovedì 15 dicembre 2011

Quelle storie ai confini tra follia e umorismo

POIRINO Tante storie apparentemente scollegate tra loro ma con un sottile filo che le tiene tutte insieme. “Non ce la farò mai a scrivere un libro” è il testo con cui Andrea Dilillo debutta nel mondo della letteratura. Di casa in frazione Marocchi con i genitori Lorenzo e Susanna, 25 anni, diplomato in tecnica dell’industria meccanica, lavora in una palestra a Trofarello come addetto alla segreteria. «Il libro si basa sulla tecnica del meta-romanzo – racconta l’autore -Vale a dire che il protagonista del libro prova a scriverne uno e durante questo percorso cerca di inventare, migliorarsi, trovare la strada giusta da seguire e via dicendo. Diciamo che la scelta di questo genere particolare viene dalla passione per i libri di Stefano Benni, che usa molto questa tecnica». Le storie narrano di guardoni estremi, pittori autolesionisti, eroici violentatori e tanti altri personaggi attraverso i quali Dilillo prova a spingersi sempre di più nell’assurdità dell’animo umano tra follia e ironia grottesca. Come mai ha deciso di prendere un filone che si potrebbe definire macabro? Beh, è da sottolineare che anche quando parlo delle scene più violente non scendo mai nel dettaglio ma mi limito a raccontarle e basta. Ma allora qual è il filo che lega tutte le varie vicende? La cosa che salta all’attenzione dei lettori è che nessuna ha un finale positivo. Il punto centrale però sono i vari carnefici che si trovano nei racconti, che alla fine dimostrano di essere loro stessi le prime vittime delle perversioni da cui non riescono a uscire e che gli fanno compiere azioni criminali. Fra i nove racconti qual è quello che l’ha soddisfatto di più? Quello in cui tratto il tema dell’anoressia. In pratica una ragazza, come succede in questi casi, si vede così grassa da iniziare una dieta a base di lassativi, in modo da perdere il maggior peso possibile in un tempo brevissimo. Il problema è che non sa che il suo fidanzato è un feticista e quindi si “innamora” delle sue feci, dimenticandola completamente in un momento in cui lei avrebbe ancora più bisogno di sostegno. Ad un certo punto la ragazza quindi deve decidersi: proseguire nella sua folle dieta o cercare di fermarsi per amore del fidanzato che è diventato anche il suo carnefice in quanto la obbliga a continuare a prendere lassativi per avere nuove feci? E come è stato accolto da chi l’ha letto? Sembra un racconto molto crudo. Sì, i pareri si sono nettamente divisi. Alcuni l’hanno definito fantastico e altri invece molto pesante. Ma a me è quello che è piaciuto di più per come sono riuscito a renderlo stilisticamente. Ma come può venire in mente di scrivere un libro a chi non ha a che fare con la scrittura per professione? Beh, diciamo che scrivere è stata una forma di rivalsa perché sono sempre stato un grande lettore. Questo mi ha permesso di avere sempre tante idee in testa da sviluppare, ma fino ad ora non avevo mai avuto il coraggio di provare a buttarmi in prima persona. Poi le sere passate in palestra ad aspettare che i clienti uscissero sono state un ottimo pensatoio. Quando non avevo niente da fare, passeggiavo su e giù con in mano foglietti di carta su cui scrivevo appunti e nuove idee, che una volta a casa sviluppavo. Un lavoro piuttosto lungo. A scrivere tutto il libro ho impiegato quasi quattro anni. E’ stato un lavoro che in alcuni momenti ho dovuto accantonare per mancanza di tempo, ma non ho mai mollato. Qual è stato il punto di partenza per raccontare le storie? Non ce n’è stato uno. L’unica cosa che avevo sempre ben chiara e da cui sono sempre partito per sviluppare tutto il resto erano i finali. In tutto il lavoro mi ha molto aiutato la ragazza che avevo all’epoca. Era la sola a cui avessi detto che stato scrivendo un libro, che leggeva le storie e che mi dava consigli. Per tutti gli altri, parenti e amici, è stata una sorpresa il giorno in cui sono arrivato da loro e gli ho fatto vedere il libro stampato e rilegato: pronto per la vendita. E adesso che un libro è riuscito davvero a scriverlo, la “carriera” di scrittore può dirsi conclusa o proverà a proseguirla? Ormai ci ho preso gusto.: sto già provando a scrivere un secondo libro…


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Pizzicato alla guida ubriaco. Ora scodella pranzi in mensa

POIRINO Scontare la pena servendo in mensa o pulendo le ambulanze. E’ quel che fanno due poirinesi pizzicati alla guida dopo aver alzato il gomito. Uno è al lavoro da qualche giorno, il secondo lo sarà appena avranno concordato quando e con chi potrà lavorare. In giugno il Comune aveva sottoscritto una convenzione con il Tribunale di Alba per utilizzare condannati alla pena dei lavori socialmente utili chi viene sorpreso al volante con un tasso alcolico superiore al dovuto o dopo aver assunto droghe. La legge consente a chi non sia recidivo o abbia causato danni gravi a persone di commutare il carcere o il ritiro della patente ed il sequestro del veicolo più una multa fra i 1.500 ed i 6.00 euro in lavoro gratuito a favore dei Comuni.


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mercoledì 7 dicembre 2011

''Ti impicci dei giardinieri? Allora costruisci il vialetto''

POIRINO Il consigliere di minoranza chiede come funzioni e quanto costi la manutenzione del verde. L’assessore gli risponde: fai il pezzo di vialetto pedonale che da un pezzo dovevi costruire davanti alla tua azienda. E il sindaco qualche giorno dopo gli manda una diffida: il lavoro va eseguito entro 90 giorni.


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giovedì 1 dicembre 2011

Poirino, la lotteria della multe sulla tassa dei passi carrai

POIRINO Arrivano le multe per il tributo sui passi carrai: una strada verrà estratta a sorte e setacciata senza pietà. E farà da esempio a tutti gli altri. Qualcuno potrebbe essere addirittura costretto ad arretrare il cancello di casa. Il Comune ha infatti rotto gli indugi: un anno dopo la richiesta di regolarizzazione, la Giunta ha deciso di usare la maniera dura: chi non ha comperato il segnale da appendere sul cancello da cui passa con l’auto, ora paga. Stanno infatti partire i sorteggi per decidere quali strade saranno le prime a essere controllate.


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